Gruppo di Ricerca

Giovanni Manetti
manettig@unisi.it

Progetti di ricerca

 

1. Analisi del concetto di persuasione e ricerca applicativa delle sue forme nel discorso politico, pubblicitario e etico-scientifico.

Analisi del fenomeno della persuasione dal punto di vista dei recenti studi sull’argomentazione e nell’ottica di una teoria generale dell’enunciazione. L’obiettivo teorico è quello di riconsiderare e approfondire la teoria dell’Argomentatività (o teoria dell’argomentazione “nella lingua”, TAL) nelle sue relazioni con gli studi di pragmatica del linguaggio e con quelli di neo-retorica. Nello specifico, si intende impostare il lavoro teorico su due direttive interrelate: a) una ricognizione storico-teorica su due momenti della ricerca intorno alla Persuasione del ‘900, in particolare (i) il filone di studi sull’argomentazione che va dalla neo-retorica alla pragma-dialettica e (ii) il filone di studi sull’Argomentatività; b) una seconda direttiva riguarda la costruzione di una metodologia teorico-applicativa che sviluppi in relazione alla lingua italiana strumenti elaborati in ambienti culturali diversi da quello italiano e in riferimento a lingue diverse dall’italiano.

L’obiettivo metodologico consiste nella ridefinizione e precisazione degli strumenti di analisi della TAL, affiancando tale strumentazione a quella offerta dagli studi di neo-retorica (che verranno opportunamente studiati e approfonditi fino alle più recenti acquisizioni), al fine di costruire un modello generale che abbia capacità euristica e che possa essere applicato in analisi concrete.

L’obiettivo applicativo prevede di verificare ed utilizzare il modello elaborato effettuando un’analisi concreta di tre diversi corpora (da costruirsi in base a materiali relativi al periodo di vigenza della ricerca) riferibili a tre diversi ambiti comunicativi, in cui la persuasione gioca un importante ruolo: il discorso politico, il discorso pubblicitario e il discorso etico-scientifico relativo agli OGM.

In dettaglio, il progetto prevede (1) un monitoraggio dei principali media italiani; (2) una selezione di testi pertinenti per l’analisi; (3) la costruzione di corpora omogenei e specifici su cui incentrare l’analisi.

 

 

2. Traduzione e commento del De signis di Filodemo (110-40 circa a.C.), in collaborazione con Daniela Fausti. Il progetto  si inquadra nell’ambito del “Réseau international de recherche et de formation à la recherche TELEPHe (Traduire Ensemble en Langues Européennes les Papyrus d’Herculanum)”, che vede coinvolte le Università di Siena, Napoli, Alicante, Barcellona, Bordeaux, Paris IV e CNRS, Cambridge, Oxford, Lille, Berlino, Würzburg. Il De signis  è il più completo trattato sui segni e sull’inferenza segnica dell’antichità (scritto nel 40 circa a.C.), e aveva attirato anche l’attenzione di Charles Sanders Peirce. Il filosofo americano, uno dei padri fondatori della moderna semiotica, aveva affidato al suo allievo Allan Marquand una tesi di dottorato su questo trattato. Da esso aveva anche tratto l’espressione semiosis (un calco dal greco semeiosis) per indicare il processo di inferenza semiotica.

 

3. I ragazzi selvaggi e il linguaggio. Il progetto prevede una ricognizione intensiva del tema dei ragazzi selvaggi, dall’antichità ai giorni nostri. In particolare prevede lo studio del loro rapporto con la facoltà di linguaggio, che risulta per niente o pochissimo sviluppata in relazione al periodo in cui sono stati segregati dal consorzio sociale (tema del periodo critico dell’apprendimento del linguaggio). Una parte importante della ricerca viene sviluppata in collaborazione con  Alessandro Prato, approfondendo il caso di Victor, ” il ragazzo selvaggio dell’Aveyron”, seguito dal medico Jan-Marc-Gaspar Itard, che ne ha descritto le vicende di apprendimento e parziale recupero in due celebri Memoires (1801 e 1807). Il caso ha trovato una grande notorietà attraverso la trasposizione cinematografica di Truffaut, “L’enfant sauvage” (1968).

4. Le teorie del linguaggio degli animali nell’antichità classica. Il progetto prevede una ricognizione delle più importanti riflessioni che sono state svolte nell’antichità classica sul linguaggio degli animali, visto spesso come pietra di paragone per mettere in risalto, evidenziandone uno scarto, le caratteristiche del linguaggio umano. Il tema è ampiamente presente nelle opere di Aristotele, degli Stoici, degli Accademici, Filone di Alessandria, Plutarco  e Porfirio (solo per citare le fonti più importati). Molti degli argomenti elaborati a proposito di questo tema si ripresentano spesso in forma identica (corredati frequentemente dagli stessi esempi) nella tradizione successiva ed in particolare da Montaigne (XVI° sec.) a Benveniste (XX° sec.).

5. L’enunciazione. Estensione al campo narratologico della ricognizione sui fenomeni di enunciazione, indagando l’atto narrativo e le sue relazioni con i temi del punto di vista e della voce narrativa. Rapporti tra enunciazione e argomentazione.

 

 

 

 

 

 

Daniela Fausti

fausti@unisi.it

Daniela Fausti è Professore Associato di Lingua e Letteratura greca presso la  Facoltà di Lettere dell’Università di Siena. E’ studiosa di storia della medicina antica, in particolare di temi quali il segno ed il suo utilizzo in relazione alla prognosi all’interno del Corpus Hippocraticum e degli influssi del linguaggio medico nei testi filosofici epicurei;  in quest’ambito collabora con G. Manetti alla traduzione del De signis di Filodemo. Si è occupata inoltre di testi farmacologici e botanici esaminando anche gli influssi dell’ambiente sulle piante secondo la concezione degli autori antichi.

 

 

Alessandro Prato

prato@unisi.it

Laureato in Lettere con lode all’Università di Roma “La Sapienza”, ha conseguito il titolo dottore di ricerca in Semiotica all’Università di Siena.E’ docente di Retorica e linguaggi persuasivi all’ Università di Siena. In questo ambito dedica particolare attenzione al funzionamento dei dispositivi retorici e al loro uso nei testi al fine di far risaltare le strategie persuasive e di propaganda operanti nella pubblicità, nell’informazione e nella comunicazione politica, mettendo in luce i meccanismi utilizzati per influenzare il comportamento delle persone e manipolare l’opinione pubblica.  E’ membro del consiglio direttivo della rivista Symbolon e segretario del Premio della Comunicazione Castiglioncello. I suoi interessi di ricerca riguardano: 1. la storia delle idee linguistico-semiotiche; 2. lo studio della retorica come teoria e pratica  della comunicazione sociale.

Tra le sue pubblicazioni: Guerre di segni (2005, con G. Manetti e P. Bertetti), Semiofood. Comunicazione e cultura del cibo (2006, con G. Manetti e P. Bertetti), Animali, angeli, macchine. 1. Come comunicano e come pensano (2007, con G. Manetti). Attualmente sta lavorando a una monografia sulla storia della retorica e sui meccanismi della persuasione da Cartesio a Perelman.

 

Paolo Bertetti

bertetti@unisi.it

Assegnista di ricerca e docente di Semiotica del testo audiovisivo presso l’Università di Siena. È stato segretario e poi vice-presidente dell’AISS. Membro osservatore per l’Italia del Comitato Direttivo della FELS (Federación Latinoamericana de Semiótica), è corrispondente italiano della rivista De Signis. Si occupa prevalentamente di narratologia, analisi dei testi audiovisivi e semiotica del testo. Ha curato numerosi volumi, tra i quali Lo sguardo degli Angeli. Intorno e oltre Blade Runner (2002), Mediamerica. Semiotica e analisi dei media in America Latina (2007) e, con Giovanni Manetti Forme della testualità (2002), Semiotica. I testi esemplari (2003), Guerre di segni (2005), Semiofood. Comunicazione e cultura del cibo (2006; gli ultimi due anche con Alessandro Prato). È in corso di pubblicazione una monografia sulla costruzione semiotica del personaggio seriale.

 

 

Giuseppe Segreto

g.segreto@unisi.it

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Siena con una tesi sulla semiotica del cibo, è stato borsista di ricerca presso il Centro di Studi e Ricerche sulla Comunicazione di Castiglioncello, dove ha coordinato un progetto di ricerca sulla comunicazione non verbale nell’ambito dei linguaggi e delle culture giovanili. Dal 2004 svolge attività di docenza e formazione sui temi della comunicazione all’interno di master universitari e corsi di formazione. Dottore di ricerca in Semiotica presso l’Università di Siena con un progetto di ricerca sul segno non verbale, è cultore della materia presso la cattedra di Semiotica del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e presso le cattedre di Storia della Semiotica e di Retorica e Linguaggi Persuasivi della Laurea Specialistica in Teorie della Comunicazione e Tecniche dei Linguaggi Persuasivi dell’Università di Siena. Attualmente sta elaborando, su incarico del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena, un progetto di ricerca sull’implementazione didattica delle diverse tecniche di public speaking.